Villa Plinia: il parco
Villa Plinia si trova immersa in un meraviglioso parco di castagni secolari di oltre 28.000 mq all'interno del quale sgorga la fonte dell'acqua Plinia del Tisone. La struttura era una fabbrica di imbottigliamento, attiva fino agli anni '80, rilevata e ristrutturata dalla Fondazione nel 2017. Oggi rappresenta il centro nevralgico delle attività della Fondazione e il suo parco è stato impreziosito da numerosi progetti e dall'incessante lavoro dei ragazzi ospiti delle comunità terapeutiche.
Il Parco di Villa Plinia è situato a Solzago (frazione Tavernerio) alle pendici del monte Boletto lungo il versante sud, a pochissimi km da Como. Ci troviamo in un caratteristico contesto geomorfologico pedemontano del Triangolo Lariano, una località ad altissimo valore sia dal punto paesaggistico che naturalistico, la Valle Piattellina. In questa località, proprio nelle adiacenze del Parco, scorre il torrente Tisone, un affluente del più conosciuto Cosia, il principale torrente della zona, le cui sorgenti si trovano sul monte Bollettone a 1300 mt di altitudine circa. Il Parco si trova a 500 mt circa s.l.m, in un contesto caratterizzato da ambiti collinari e pianeggianti di origine glaciale.
La Sedia Gigante
Ogni paesaggio è una condizione dello spirito.
Henri Frederic Amiel
Una creazione a quattro mani firmata dall’architetto Simona Riva e da Oliviero Tomasoni, falegname e intagliatore. Nata come strumento per osservare l’installazione artistica Specchio d’Acqua omaggio al simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto è diventata essa stessa opera d’arte: una sedia gigante in legno, perfettamente integrata con l’ambiente circostante, posizionata sul colmo di un colle a mo’ di vista panoramica. Con i suoi tre cerchi, posizionati su livelli differenti, a richiamare quelli del Terzo Paradiso e a portarne ancora una volta i significati intrinsechi, vuole essere stimolo per fermarsi a pensare, riflettere e ammirare la bellezza della natura circostante e del Terzo Paradiso poco più sotto. L’arte e la natura che curano lo spirito in un luogo che accoglie minori adolescenti e giovani adulti con lo spirito fragile e turbato.
Ombre Pliniane
“…Il vasaio Butade Sicionio scoprì per primo l’arte di modellare i ritratti in argilla; ciò avveniva a Corinto ed egli dovette la sua invenzione a sua figlia, innamorata di un giovane.
Poiché quest’ultimo doveva partire per l’estero, essa tratteggiò con una linea l’ombra del suo volto proiettata dal lume di una lanterna; su quelle linee il padre impresse l’argilla riproducendone il volto; fattolo seccare con il resto del suo vasellame lo mise a cuocere in forno”.
(Naturalis Historia, XXXV, 15 e 151)
Un’opera d’ispirazione pliniana firmata dall’artista Enrico Cazzaniga: un murales creato con un impasto materico di cemento e argilla che traspone le ombre dei ragazzi ospiti delle comunità terapeutiche e dei servizi della Fondazione, ma anche di giovani del territorio che hanno aderito a questa iniziativa, in pose legate al tema dell'acqua. L'opera impreziosisce le pareti esterne di Villa Plinia e arricchisce ulteriormente un luogo dove, raccontano alcune leggende, Plinio il vecchio amava trovare ristoro.
La parete di arrampicata
Chi più alto sale, più lontano vede; chi più lontano vede, più a lungo sogna.
Walter Bonatti
Un’installazione in natura per lo sport. Grazie al contributo di Fondazione Polli Stoppani, Fondazione Rosa dei Venti onlus ha realizzato all’interno del parco di Villa Plinia una parete di arrampicata verticale, perfettamente integrata con l’ambiente naturale che la ospita e pensata per dare la possibilità ai giovani ospiti delle comunità terapeutiche e a tutti gli utenti dei servizi di sperimentare la fatica che tempra il corpo e la mente